DEUS LUX
ET AMOR
(Dio luce e amore)
Dalla
prima lettera di 5. Giovanni apostolo è tratto il titolo per
un invito ad un rapporto di fede molto personale ed intimo tra il credente
in Cristo e la Trinità.
La figura singola, al centro, in basso, potrebbe essere l’anima
credente che si espone alla luce e al calore dell’Amore Trinitario,
verso cui sembra procedere, attraverso gradi spirituali, i ‘gradini
azzurri
A sinistra il roveto ardente, che ricorda Mosè sull’Oreb
(Es 3,2) e a destra una sorgente celeste che zampilla (Maria, sorgente
celeste/divina di Gesù) possono presentarsi come due guide esemplari
all’incontro ravvicinato con Dio.
Il simbolo del roveto è presente anche nella prima grande vetrata
e la sorgente celeste si trova anche nello zampillo della vetrata orizzontale
dell’Annunciazione.
Sullo sfondo la Trinità, con i suoi tre soli concentrici, supera
e oltrepassa se stessa in un amplificarsi diffusivo di luce, bene, amore,
in un’armonia dominante di colori molto rasserenanti e delicati.