La nostra parrocchia sta cambiando volto, infatti negli ultimi due anni abbiamo visto tanti lavori realizzati: nuovi spogliatoi, un nuovo campo di calcio, nuovi giardini e nuovi colori in oratorio... ma entrando in chiesa e in oratorio ci siamo accorti che i lavori sono ancora in corso, vero?

I lavori sono ancora in corso ma sono iniziati ben più lontano, circa tre anni fa Don Giovanni Afker, allora Parroco, aveva prospettato la necessità di abbattere le barriere architettoniche per creare una migliore accessibilità all'interno della parrocchia e delle chiesa da due punti vista: sia per quanto riguarda gli scivoli per le persone disabili che utilizzano carrozzine, sia per quanto riguarda il rifacimento degli ascensori che funzionano ormai da più di 40 anni.
La prospettiva delle idee nasce da lontano ma solo ora siamo riusciti a realizzare tutto questo e il senso vuole proprio essere quello di rendere le nostre strutture ancora più belle, più abitabili, più raggiungibili soprattutto per le persone che fanno più fatica.

Entrando in oratorio abbiamo anche visto una nuova segreteria, ma che significato ha questo luogo?

La segreteria è un passo in più che si aggiunge all'abbattimento delle barriere architettoniche: questi spazi oltre che essere più accessibili devono anche essere più accoglienti, e la segreteria vuole proprio essere la realizzazione di questa attenzione, ovvero un luogo dove chi arriva dall'esterno possa trovare qualcuno pronto ad accoglierlo e a dargli tutte le informazioni necessarie facendo si che l'oratorio e la Parrocchia in generale, non risulti un luogo anonimo ma uno spazio dove le persone possano incontrarsi e trovare delle risposte.

Abbiamo sentito parlare di abbattimento di barriere architettoniche, ma quali sono le tematiche che vi hanno portato a fare questi interventi strutturali?

Gli abitanti della nostra parrocchia hanno un'età media abbastanza elevata e normalmente le persone anziane sono quelle che fanno più fatica ad accedere ai nostri ambienti, quindi l'idea è proprio quella di essere attenti a tutte queste situazioni.
Forse saprete anche che all'interno della nostra parrocchia è presente un appartamento dato in comodato d'uso a "La nostra comunità", una comunità di ragazzi disabili, per cui due o tre giorni la settimana questi ragazzi sono in parrocchia a dormire con i loro educatori e quindi la nostra sensibilità va anche a loro.

Gli sforzi che si stanno facendo sono senza dubbio notevoli ma a che punto siamo dal punto di vista economico?

Tre anni fa è stata fatta una richiesta di finanziamento attraverso la nostra curia perché questo genere di lavori possono essere finanziati attraverso un fondo che è quello dell'8% degli oneri di urbanizzazione secondaria del Comune di Milano, attraverso il quale riusciamo a coprire i tre quarti dell'importo dei lavori, mentre invece l'ultimo quarto è a carico della parrocchia, un piccolo sforzo economico sicuramente bisogna farlo.

Avete pensato anche a iniziative per far fronte a queste spese?

Iniziative particolari non ne abbiamo pensate, perché da una parte c'è la raccolta straordinaria dell'ultima domenica del mese e il nostro bilancio annuale ha un certo margine e quindi contiamo così di coprire la cifra che manca; inoltre abbiamo in serbo altre opere e sicuramente questo genere di raccolta la terremo per momenti più difficili.

E il prossimo cantiere quale sarà?

In realtà ne abbiamo già due di nuovi cantieri almeno in progetto per i prossimi anni:
il primo per l'anno prossimo è la risistemazione della parte esterna dell'oratorio, per esempio in alcuni punti dove degli alberi sono stati abbattuti negli scorsi anni, le radici sono ancora a vista, in altri punti i cordoli sono ancora tutti da risistemare.
Il secondo, fra due anni o più, sarà l'adeguamento del Cinema Teatro Delfino per cui noi oggi abbiamo tutti i permessi ma in deroga.

Quindi possiamo dire che dalla perenne fabbrica di San Nicolao è tutto?

Si certo, e se il Signore ci assiste possiamo a portare avanti tutti questi lavori.

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